Gli effetti collaterali

Gli effetti collaterali che si possono accusare durante la terapia dipendono principalmente dalla parte del corpo interessata e dalla dose del trattamento; del resto anche lo stato generale di salute può modificare il tipo di reazione alla terapia. Per questo l’équipe sanitaria può consigliare ai pazienti alcune misure che potremmo definire di carattere personale per proteggere il loro stato di salute e fare in modo che la terapia abbia successo.
La maggiore parte degli effetti collaterali sono spiacevoli ma di lieve entità, solitamente scompaiono spontaneamente dopo alcune settimane dalla fine del trattamento, solo alcuni possono essere più duraturi, per altri possono rendersi necessarie terapie mediche di supporto.
Consigli utili per ridurre gli effetti collaterali Dopo alcune sedute di terapia radiante, il medico radioterapista inizierà a visitare il paziente regolarmente per seguire il decorso del trattamento. Potrà essere necessario sottoporre il paziente ad alcuni esami di laboratorio, ad esempio analisi del sangue, per controllare il numero dei globuli bianchi e delle piastrine che possono diminuire durante la terapia radiante. Potrebbero anche rendersi necessari altri esami diagnostici.

Nel caso di reazioni locali particolarmente intense, il medico può prescrivere interruzioni temporanee del trattamento; è quindi di massima importanza che venga riferito qualsiasi effetto collaterale del quale ci si accorga.
Si potrà essere consigliati e indirizzati al fine di limitare ulteriori ricorrenze dei disturbi. Le informazioni di carattere generale che seguiranno in questi paragrafi possono servire come guida per alleviare alcuni effetti collaterali ma non possono sostituire la discussione col medico o con il personale sanitario che seguirà il paziente per tutto il periodo della terapia radiante. Proteggere l’area trattata

Usare la massima delicatezza con la pelle delle zone soggette a radiazioni e perciò:
- indossare indumenti larghi e comodi di cotone.
- non sfregare o grattare la pelle trattata
- non usare saponi, deodoranti, medicinali, profumi, cosmetici o altre sostanze senza la preventiva approvazione del medico
- non sottoporre la pelle delle zone di terapia a molto freddo o molto caldo come ad esempio impacchi di ghiaccio, borse dell’acqua calda
- proteggere l’area irradiata dal sole
- assicurarsi di aver comunicato al medico tutte le medicine eventualmente utilizzate prima di essere sottoposti a radioterapia. Se si deve assumere qualche prodotto farmacologico informare anticipatamente il medico
- interpellare in ogni caso il medico, il tecnico di radioterapia su tutto quanto può interessare. Queste sono le uniche persone che possono consigliare correttamente quello che si deve fare.

Evitare il contatto con persone affette da patologie virali per una possibile maggior suscettibilità alle infezioni durante il trattamento e in funzione del tipo di terapia.

In particolare

SULLA TENSIONE EMOTIVA
Possiamo, a tutti gli effetti, considerare la malattia come un evento critico nella vita di qualsiasi individuo. Per questo, le reazioni emotive ad essa associate possono essere molteplici e differenti. Le persone che devono affrontare la malattia e le terapie, accanto alle necessità assistenziali e di cura, hanno la necessità di vedere soddisfatti alcuni bisogni psicologici, come il bisogno di ricevere informazioni chiare, il bisogno di mantenere una buona comunicazione, il bisogno di vicinanza emotiva e di rassicurazione da parte dei familiari e dell’equipe.
Emozioni come il senso di colpa, la rabbia e la paura possono trasformarsi in sintomi depressivi (apatia, inappetenza, tono dell’umore basso) e/o ansiosi (difficoltà di concentrazione, insonnia, agitazione), con preoccupazioni e pensieri ricorrenti che possono riferirsi, ad esempio, ai cambiamenti del proprio corpo, alla gestione dello stress derivante dal doversi sottoporre tutti i giorni alla terapia.
E’ assolutamente normale e comprensibile provare questi sentimenti, quando essi però raggiungono una intensità e frequenza troppo elevata, può aiutare parlarne con il medico.

SULL’ AFFATICAMENTO
Durante la terapia radiante lo stress correlato alla malattia e al cambiamento delle abitudini di vita, possono contribuire a creare un senso di stanchezza o spossatezza. Se ci si sente stanchi limitare le attività e usare il tempo libero in maniera riposante. Non sentire il dovere di compiere tutte le cose che si facevano prima di iniziare la terapia; cercare di dormire più a lungo la notte ed eventualmente schiacciare qualche pisolino durante il giorno.
E’ possibile, comunque, accordarsi con il personale per programmare i trattamenti in modo da renderli compatibili con l’attività lavorativa e i bisogni giornalieri.
Alcuni pazienti, nel periodo in cui si sottopongono alla terapia radiante, preferiscono usufruire di un periodo di ferie, altri lavorare un numero ridotto di ore.
E’ sempre consigliabile, nei limiti del possibile, mantenere le proprie abitudini di vita per evitare eccessive chiusure in se stessi con risvolti emotivi negativi.

SULLA PERDITA DEI CAPELLI
Se l’area del corpo, sottoposta a terapia radiante, è coperta da capelli o da peli questi possono cadere in parte o totalmente, ma nella maggior parte dei casi ricresceranno una volta finito il trattamento. Qualora la dose da erogare sia non compatibile con la ricrescita dei capelli, o della barba nella sede irradiata, il medico radioterapista informerà di volta in volta il paziente.

SULL’ARROSSAMENTO DELLA PELLE
E’ molto probabile che nelle aree sottoposte ad alcuni tipi radiazioni compaia un eritema cutaneo simile a quello solare. Non si devono assolutamente grattare, pizzicare o strofinare queste zone rese sensibili dalla terapia.
Chiedere al personale quale tipo di pomata usare sulla zona arrossata per tutto il periodo del trattamento e nelle settimane successive. Non utilizzare assolutamente creme, lozioni od altri rimedi casalinghi; infatti molti prodotti commerciali sono derivati da idrocarburi e lasciano uno strato sottile sulla pelle che può interferire con la terapia. Per limitare l’arrossamento cutaneo, evitare di esporre le aree trattate al sole o a fonti di calore sia durante che dopo il trattamento radiante. La maggior parte delle reazioni cutanee scompaiono comunque entro poche settimane dopo la fine delle applicazioni.

A PROPOSITO DI DIARREA
Può presentarsi diarrea quando viene irradiato l’addome. Quando capita, comincia il più delle volte nella terza o quarta settimana della terapia esterna.

E’ bene:
- iniziare una dieta alimentare povera di fibre che corregge tale sintomo.
- chiedere al medico una dieta che non peggiori la situazione.

Anche se il medico ha prescritto un medicinale per controllare il problema ecco alcune cose che si possono fare da soli:
- mangiare frequentemente piccole quantità di cibo
- evitare il latte e i prodotti caseari
- controllare che la dieta personale includa cibi ricchi di potassio (banane, patate, albicocche) minerale di vitale importanza che viene perso in significative quantità durante la diarrea.

Quando si comincia a migliorare, mangiare piccole porzioni di cibo con un basso contenuto di fibre, ad esempio:
riso, banane, succhi di frutta, patate bollite e toast senza formaggio. Una buona dieta programmata è cruciale nel trattamento dell’apparato digerente.